MontepulcianoL’annata pronta per il mercato (2010), accreditata di 4 stelle su 5 (ottima), ha visto piogge insistenti e basse temperature nei mesi di aprile e maggio. Quest’andamento meteorologico ha determinato un lento sviluppo vegetativo dopo il germogliamento, avvenuto nella seconda decade di aprile.

Il passaggio alla stagione calda nei primi giorni di giugno è stato assai brusco; di conseguenza lo sviluppo è ripreso con forte accelerazione, la fioritura è iniziata e si è conclusa nell’arco dei 10 giorni successivi ed è quindi stata tarda e breve. Il periodo estivo, non particolarmente caldo, è trascorso senza eventi piovosi significativi.

Ai primi di agosto, con l’inizio dell’invaiatura, l’attività vegetativa ha iniziato a rallentare e in molti vigneti si è arrestata alla metà del mese. La fine agosto è coincisa con il completamento dell’invaiatura e la maturazione è proseguita senza particolari squilibri fino alla fine di settembre, caratterizzata da significative escursioni termiche che hanno giovato all’espressione aromatica. La vendemmia è stata effettuata tra la fine di settembre e la prima decade di ottobre. 

Vino Nobile di Montepulciano 2009.

Il Macchione. Quadro olfattivo in principio poco definito, poi assestandosi si rivela denso e rivela profumi di frutta rossa fresca (fragola, ciliegia), un ricco bouquet di fiori di campo, tabacco dolce, gemma di pino e un tocco di canfora. Sorso slanciato, dinamico, non oppresso dal calore che si sviluppa dalla fase centrale. Interessanti la trama fitta dei sapori – prugna, fragola, sorba –  e la fattura robusta dei tannini, peraltro ben infusi. Progressione continua grazie alla qualità e tensione dell’acidità.

Cantina del Giusto “San Claudio II”. Ispirata, verosimile caratterizzazione fruttata matura insieme a fieno caldo, salagione, viola, cardamomo. Buona freschezza all’impatto, tensione dosata e tannini molto fini a movimentare la percezione gustativa di prugne, ribes e fragole in gelatina, timo, menta e scorza d’arancia candita.

Le Berne (degustato presso l’Enoteca Consortile al Palazzo del Capitano). Naso didattico, semplice e intenso: a ciliegia e prugna si accompagnano grafite, terriccio, iris e rosa. Sviluppo e articolazione gustativa molto regolari, quand’anche non particolarmente coinvolgenti. Sapido e giustamente tannico, un invito alla bistecca.

Boscarelli (degustato presso l’Enoteca Consortile al Palazzo del Capitano). Più nette le note balsamiche e di erbe aromatiche: eucalipto, anice, maggiorana, rosmarino. Frutto scuro maturo sullo sfondo. Bocca serrata in attacco, viva e liquescente acidità, riscontri fruttati e note di tabacco, fogliame, cola. In progressione “stringe” e chiude quasi sbrigativamente. Coda speziata.

Romeo (degustato presso l’Enoteca Consortile al Palazzo del Capitano). Il meno disteso tra i 2009 degustati, forse anche il meno convenzionale. Va atteso. Lentamente si dischiude e ispira henné, polvere di gesso, mora, aronia, rabarbaro e ferro caldo. Molto mutevole: servono quindici minuti per estendere sensibilmente l’assortimento di frutti, ora anche rossi, sempre piccoli e aspri, sempre sottolineati da impressioni amare (ruta, china). Bocca austera ed essenziale, sensazioni di bacche, fiori blu, rosmarino e terra umida regolate, insieme a quelle caloriche, dal saliente acido. Sale nero, muschio e tabacco da pipa per un finale decisamente scuro. Da seguire.  

 

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