Stella PolareIl titolo dell’introduzione alle note di degustazione di Emanuele Giannone per Benvenuto Brunello 2014, che potrete leggere a cadenza piutosto randomica in esclusiva su Storie del Vino, mi dà lo spunto per questo post numero 0.

Una introduzione all’introduzione, la prefazione dell’editore, una cosa del genere. Questo se fossi un editore, naturalmente, o se fossi anche qualunque altra cosa.

Io l’ho scritta come ringraziamento ad un amico ed al regalo che fa Emanuele ai lettori di Storie del Vino fornendoci un filo, ovviamente rosso, per trovare la rotta fra le annate e le cantine.

Cercare e trovare la strada giusta per arrivare da qualche parte, è sempre stata una necessità dell’essere umano. Così le stelle sono entrate prepotentemente nella storia dell’umanità come indicatori della direzione da prendere, per tutti i marinai ed i viandanti notturni.

Ed è pure vero che prima che inventassero la televisione, si guardava il cielo molto di più.

Il viaggio può essere fisico o metafisico, materiale o spirituale, ma sono sempre le stelle a darci l’orientamento giusto. Il nord, il primo punto che si va cercando da questa parte dell’emisfero terrestre, è indicato dalla Stella Polare attorno la quale tutto ruota mentre lei è (più o meno) immobile ad indicarci la strada. Eppur la Stella Polare che conosciamo oggi, α Ursae Minoris, si trova 325 anni luce da noi; la luce che ci raggiunge oggi da quella stella è partita in pieno Ancient Regime.

Anche la posizione della stella polare non è rimasta sempre la stessa, a causa della precessione degli equinozi, la stessa cosa che accade quando, facendo girare una trottola, non la mettete esattamente in verticale ma leggermente obliqua. Circa 6000 anni fa la stella più vicina al Polo Nord celeste era Thuban, α Draconis, mentre fra 2000 anni la stella che ci indicherà il cammino sarà Alrai, γ Cephei.

La nostra stella polare e quella dei Babilonesi e degli Egiziani quindi non erano la stessa stella, e che le stelle fisse non sono poi così fisse è uno dei grandi risultati del lavoro della scienza.

Le migrazioni hanno sempre fatto parte della storia umana; a causa diPinguini cambiamenti climatici, di carestie, di guerre le tribù, i clan, interi popoli si sono spostati seguendo le stelle.

Sono cambiati re e generali, e papi e presidenti, ma le stelle sono ancora lì, anche se con posizioni lievemente diverse nel corso dei millenni; stelle che si sono formate poche centinaia di milioni di anni dopo l’inizio dell’Universo, altre che sono di seconda o terza generazione.

Il nostro Sole ha più o meno 4,5 miliardi di anni, un terzo dell’età fino ad oggi conosciuta dell’Universo; altre stelle sono più vecchie, altre più giovani.

Da quando esiste l’Uomo su questa insignificante briciola di polvere chiamata Terra, le stelle sono rimaste a indicarci una direzione, ma il cammino dobbiamo trovarlo noi.

E le stelle più luminose per poterlo trovare sono le persone che amiamo ed i sogni che vogliamo realizzare.

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Il primo post di Emanuele Giannone su Benvenuto Brunello 2014 sarà online martedì 22 aprile, subito dopo Pasqua. Ogni post avrà come hashtag per Twitter #BB2014.

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