Capita a volte che cittadine quasi sconosciute rivestano nella storia una importanza notevole per gli avvenimenti che vi ebbero luogo.

Tra queste sicuramente c’è Laon, capoluogo dell’Aisne in Piccardia nel nord della Francia, 27000 abitanti ed una storia antica, almeno fino alla fine della Guerra dei Cento Anni, densa di avvenimenti e di personaggi.
Fu sede vescovile nel V secolo, vi nacque Remigio di Reims nel 437, fu sede di una importante scuola filosofica nel X secolo in cui Anselmo di Laon ebbe Pietro Abelardo come allievo, notoriamente indisciplinato ed anticonformista, quasi eretico, che fu cacciato anche da qui.

Fu, nel XV secolo, sede di scontri tra gli Armagnacchi, il partito di Carlo duca d’Orleans, alleatosi con il conte d’Armagnac di cui aveva sposato una figlia, ed i Borgognoni di Giovanni senza Paura, duca di Borgogna, nipote del precedente re Luigi d’Orleans.
La città di Laon, dichiaratamente Borgognona, non era semplice da conquistare, grazie alla sua posizione ed alle sue fortificazioni; fu assediata varie volte, da Luigi IV e da Ugo Capeto, nel X secolo.
Nel XVII secolo parteggiò per la Lega Cattolica durante le guerre religiose, ed è all’inizio del secolo che vedono la luce i fratelli Le Nain: Antoine, Louis e Mathieu.
Antoine Le Nain si trasferì a Parigi nel 1630, dove aprì uno studio di pittura e chiamò come apprendisti i suoi fratelli; le loro opere non sono facilmente distinguibili, ed il riconoscimento è reso ancor più complicato dal fatto che i tre ragazzi spesso firmavano solamente con il cognome: ‘Le Nain fecit’.
La maggior parte della produzione conosciuta dei fratelli Le Nain è costituita da ritratti di contadini e paesani ripresi in posa, e non durante il lavoro nei campi. Famiglie di contadini all’interno della propria casa o dipinti all’esterno, durante una cena o mentre giocano a carte, questi sono i soggetti dei quadri dei tre Le Nain, probabilmente influenzati dalla pittura olandese di Pieter Van Laer.
Sicuramente Antoine, Louis e Mathieu vissero fino almeno a vent’anni tra le terre, i boschi e le vigne della famiglia, frequentarono i contadini che le lavoravano, si interessarono delle loro vite e delle loro abitudini.
Alla morte del padre, i tre ragazzi diedero la conduzione delle vigne al loro fratello Nicolas che continuò la produzione, probabilmente, di Pinot Noir e di Pinot Meunier; sono gli anni in cui l’Abate Dom Pierre Perignon, resosi conto della devastazione delle campagne e soprattutto delle vigne, si dedicò alla ricostruzione dei vigneti. Nel distretto di Aisne abbondano i produttori di Champagne, come Bourgeois-Diaz e Charpentier.
I fratelli Le Nain invece si dedicarono completamente alla pittura, divenendo ricercati dalla borghesia parigina per le loro rappresentazioni delle realtà paesane, usando spesso come sfondo parte della casa paterna o l’interno delle abitazioni dei contadini.
I paesani non sono ritratti come persone distrutte dal lavoro e dalla fame, ma anzi si respira una certa aria di agiatezza, con le tavole apparecchiate, i vestiti semplici ma puliti e non rattoppati, i visi che esprimono soddisfazione per il pranzo appena terminato.
Nel quadro ‘Paysans a la taverne‘, al contrario le persone ritratte hanno vestiti sdruciti e malmessi, scarpe malandate o addirittura a piedi scalzi, barbe e capelli arruffati, sebbene senza alcuna impressione di povertà.
E’ però un quadro più vivo degli altri, i due in primo piano continuano a parlare gesticolando, mentre il terzo, come accorgendosi del pittore, rimane fermo a farsi ritrarre appoggiando una mano al bastone e reggendo un bicchiere di vino nell’altra.

Musée du Louvre, Paris, France
I fratelli Le Nain furono ancor più noti come ‘peintres de bambochades’, ragazzini con pettinature a frangetta, ben vestiti, annoiati o sorridenti.
Nei quadri dei Le Nain il vino ricorre spesso, in una taverna, durante un gioco di carte, durante una festa all’interno di una casa rurale o all’esterno in un momento di pausa.
I quadri che rappresentano famiglie o gruppi di persone seguono tutti lo stesso schema: gli adulti al tavolo, uno o due bambini in piedi, un bambino, da solo o in braccio ad una donna, seduto a terra, sveglio o dormiente.
Alcuni quadri di Le Nain, molto probabilmente Louis, sono presenti sia al Louvre che alla National Gallery.