Le zone migliori della California: Sonoma, Mendocino, Lodi, ci sono più di 12.000 ettari di vigneto da eliminare, secondo quanto dice Jeff Bitter, presidente della Allied Grape Growers.
Eccesso di scorte
Il mercato del vino soffre di troppa produzione, o di poco consumo, il che produce lo stesso risultato; di certo i consumatori più giovani preferiscono bevande RTD (Ready To Drink) o superalcolici. Anche i beverage No-Low alcol sono molto gettonati, così come i cocktail, anche a base di vino. In tutto questo occorre aggiungere le difficoltà dei produttori e gli aumenti dei prezzi, che si rifletteranno anche sul costo della bottiglia a scaffale. La somma di questi fattori porta, in California come sta succedendo in Europa, ne parlavo in questo post, ad un aumento delle eccedenze. Vino invenduto, insomma, che rimane in cantina dalle annate precedenti. Nel 2023 c’è stato un calo nella produzione mondiale, questo dà un po’ di respiro ai produttori europei ma non ancora a quelli californiani. Bisogna leggere l’ultimo rapporto sul vino statunitense della Silicon Valley Bank (SVB), ne farò un post specifico più avanti.
Per questo l’unione dei produttori, tramite il suo presidente, ha ribadito a gennaio durante l’Unified Wine&Grape Symposium che per tornare in pari in California ci sarebbero almeno 12.000 ettari di vigneto da eliminare, più o meno 800.000 ettolitri di vino. Sul totale di 300.000 ettari totali e 17 milioni di ettolitri, la prevista distruzione vale il 4% del totale. Non poco, ma come ha detto Jeff Bitter, “Nessuno guadagna soldi basandosi sulle scorte“. Non è la prima volta che in California ci sono problemi di sovrapproduzione: nel 2019 molti grappoli erano rimasti sulle viti e i serbatoi erano ancora pieni del vino invenduto del 2018. Una situazione poco facile da gestire, ma nonostante questo furono rimossi solo 7300 ettari di vigneto.
Togliere i vigneti o vendere prima della vendemmia
Le parole del presidente dell’unione produttori sono state molto dure, cercando di convincere le cantine a diminuire le rese. Secondo le sue analisi, i produttori che vendono vino a meno di 6$ a bottiglia dovrebbero eliminare almeno 6000 ettari in Central Valley. In particolare, si tratta di 1600 ettari di Zinfandel, altrettanti di Merlot, Cab, Carignan, e poi circa 1200 di bianchi generici. Sono vini troppo semplici e che vengono venduti poco, quindi inutile produrne grandi quantità. Altri 6000 ettari vanno suddivisi nelle zone tra Lodi e Sonoma; Bitter è stato piuttosto preciso nelle quantità di vigneto da eliminare.
Un’altra soluzione potrebbe essere smettere di piantare vitigni senza un contratto preliminare di vendita, una specie di vino on demand. Ma la soluzione è ancora quella di individuare la quantità di vigneto da eliminare; la Allied Grape Growers rappresenta 500 produttori della California, che secondo il loro presidente devono decidersi a togliere dai campi parecchia parte dei loro vigneti o ad avere già contratti di vendita prima di iniziare la produzione. L’alternativa è lasciare l’uva sulla pianta per il 2024.
Decisione non facile da prendere.