ROSSO DI MONTALCINO 2012

Lisini

Corpo e densità. Serio e sinuoso, più caldo e tannico di molti altri. Piuttosto contratto, lento nella distensione, offre frutta rossa matura e in gelatina, succo d’arancia rossa, menta, cipresso ed erbe aromatiche in bella definizione. Acidità enrobée, che sostiene lo sviluppo dei sapori, dà slancio al sorso e amministra la materia ingente del vino. Persistenza piuttosto lunga, cenni di gelatina di rosa e frutta da guscio a screziare il rosso del frutto. Tannini di grana grossa, non rugosi.

Loacker Corte Pavone

Ciliegia croccante, menta, verbena, una sottile nota mandorlata. Essenziale, puntuale per corrispondenza gusto-olfattiva, unito e costante nello sviluppo. Molto fresco. Finale con kriek, frutto rosso, rosa. Appena sfocato in persistenza per la diffusa sensazione pulviscolare indotta dal tannino.

Mastrojanni

Impressione unitaria, si dispiegano progressivamente visciola, fiori rossi, arancia sanguinella, salvia. Bocca non scontata: presenza, energia e tocco deciso, sviluppo agile e ordinato nelle percezioni gustative (frutto rosso croccante, erbe e nocciola in fondo), molto fresco, segnato però nel finale dal prorompere dell’astringenza.

Mocali

Rosso di piacevole impatto, leggiadro e infuso di frutta matura e succulenta (fragola, ciliegia), corrispondente e slanciato al gusto, stretto in chiusura dalla mordenza che raffrena lo slancio.

Pietroso

Essenziale e preciso, coerente nell’insieme e schietto nei profumi di ciliegia, fragoline e fiori rossi, appena screziato di ferro ed erbe al gusto. Delicato anche nella trama e nella presa dei tannini. Semplice, senza che l’attributo suoni riduttivo.

BRUNELLO DI MONTALCINO 2009

Le Ragnaie

Il gusto della casa. La proverbiale mano, la corretta interpretazione della maturità in un’annata calda, la perizia negli assemblaggi. Tutto questo nel nuovo Brunello buono a firma di Riccardo Campinoti. Prima bottiglia poco felice, altra storia con quella del secondo giorno – aperta alla fine del primo, quasi colma – che indica subito invitante levità, coerenza ed eleganza dell’insieme olfattivo: ibisco, carne salata, melagrana, succo di ciliegia, un filo di muschio e felce. Molto corrispondente – ma non scontata – la bocca, aggraziata e di bella progressione, precisa nei dettagli gustativi (ciliegia, arancia e altri frutti rossi in succo) e nel tannino sferico ed elegante, che rifinisce come a cesello.

Lisini

La percezione di profondità e calore ispira e richiede attesa. È infatti molto serrato e rilascia pochi ma chiarissimi cenni: frutta sotto spirito, erbe fini, garofano, terra. La bocca è da subito bellissima per serietà e precisione nell’attacco, per la sensazione di energia infusa al liquido e risultante in presa e trazione: il vino prende letteralmente il palato, imprime una sensazione tattile nitida, scura e dai riscontri speziati, effusiva; nonostante un tannino così importante e in primo piano, e sebbene la temperie sia prevalentemente calda, la dinamica gustativa è sostenuta e fluida. Lunga coda fruttata, balsamica e terrosa (creta). Tra i più coinvolgenti e meno facili a concedersi. Cifra stilistica nitida, qualità elevatissima.

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