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Benvenuto Brunello 2015 – Degustazione a Montalcino – 9

benvenuto brunello 2015 USA

BRUNELLO DI MONTALCINO 2010

Quercecchio

Naso pulito, definito e intenso, di frutti e fiori rossi, con un cenno marcato all’arancia rossa. Al palato è sapido già in esordio, teso ed energico, di bella dinamica gustativa con note prevalenti di frutta rossa e minerale chiaro. Sensazione calorica equilibrata, utile alla diffusione aromatica. Suggestive le note in persistenza, con salagione, saba e un cenno ematico aggiunti alla quota fruttata. Tannini esuberanti, non alleganti.

Renieri

Accogliente per il naso di frutta rossa e nera mature, salvia, chinotto e acqua salmastra, simpatico per la balsamicità extraterritoriale ma credibile. Sorso lento, denso, caldo ma assai sapido, privo di grassezze fuori luogo. Vino pressoché pronto. Torrenieri presenta un Brunello-emoticon ed è il sorriso. Ma ha i denti anneriti da tannini ruggenti.

Salvioni

Carattere e distinzione. Come nelle annate tutte, belle e brutte, anche in un’annata forfettariamente considerata eccellente c’è chi segna il passo e chi segna la misura. Salvioni frequenta a pieno titolo la seconda schiera e segna la misura insieme a pochi altri: per lunghezza e ricchezza delle sensazioni finali, ad esempio. È elegante e potente, croccante e carnoso, ugualmente connotabile per freschezza infusa e calore radioso; più in generale, è compresenza di elementi in formale contraddizione e sostanziale armonia – caratteristica, questa, che distingue i grandi vini. Naso di grande complessità con amarena e altra frutta rossa carnosa, ribes nero, menta, incenso, rabarbaro, radice di ginseng e altri fini aromi di terra. Una sottilissima nota fumé. Bocca souple, di pieno corpo e insieme dinamica e ficcante, agile nonostante la texture fitta e ferma, con progressione di grande momento che soffonde il sorso di frutta matura e fini riscontri terrosi. La freschezza naturale infonde slancio, il tannino radente lo contiene entro il limite che il giovine supererebbe volentieri. Ma ha da farsi grande.

San Giacomo

Bouquet intenso di frutti di bosco e spezie, fine e coeso. Eminente freschezza di bacca rossa e arancia, croccante, perfettamente infusa alla texture rilevata e al corpo ingente. Grande sapidità. Precisa la nota di amarena. Sensazioni finali ricche e definite, tra frutti di bosco, spezie (curcuma, pepe rosa) e ruggine. Finale molto lungo con tannini maturi, robusti e saporosi. In sintesi, un vino gustosissimo anche nella sua prima gioventù.

San Polo

Un brunello barocchetto e minuettante, incipriato e grazioso, lezioso no, ché il sangiovese non lo ammetterebbe salvo scorrettezze. E qui non ve ne sono, anzi: il vino è correttissimo. Frutta matura e dolce, legno dolce, acidità fendente e tannino radente. Le morbidezze prevalgono in persistenza. Il finale è caldo e rotondo, comunque pulito. Beva agevole più che emozionante.

BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA 2009

Renieri

Rubino intenso, riflessi bluastri. Malto, decotti d’erbe, granatina, sandalo, cassis e una vena balsamica esuberante (forse troppo). In bocca, come il vino d’annata, spiazza per l’effetto simpatetico: è piuttosto piantato sulle gambe ma l’equilibrio tra morbidezza, freschezza mentolata, sapidità dolce e frutta matura e in confettura regge. Tannino di grana grossa, rustico e graffiante (ma gli serve).

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