rouge 2006 Domain MilanQualche mese fa ho avuto l’occasione di aprire questa bottiglia che aspettava nella mia cantina personale solo l’occasione adatta.

E l’occasione si è presentata grazie ad un invito ad una cena a base di arrosto d’anatra impreziosito da rosmarino, bacche di ginepro e pepe rosso.

Vista la compagnia e la cena, mi è parso giusto portare questa bottiglia che, col senno del poi, avrebbe potuto attendere anche altri 5 anni.

Il Domain Milan è situato nei pressi di St. Remy de Provence, e quindi un vino provenzale, terra a cui sono legato da emozioni personali.

Il Rouge 2006 di Domain Milan è un vino a base di Grenache, Syrah, Cabernet Sauvignon, Cinsault e Mourvedre. Dopo la fermentazione, il vino viene poi sottoposto a macerazione carbonica.

Senza alcuna filtrazione viene poi travasato in barrique usate per un anno, dove avviene la fermentazione malolattica.

La bottiglia è stata stappata e scolmata di mezzo calice, per favorirne il contatto con l’aria e lasciarlo ossigenare quietamente, pratica che consiglio  quando si aprono bottiglie di almeno quattro, cinque anni.

Il mezzo calice versato ha infatti subito una gradevole trasformazione dal momentoLes Baux des Provence dell’apertura ad un’ora dopo, segno di vitalità del vino e della sua miscelazione con l’ossigeno.

I profumi diventano leggermente più aperti, meno cupi, ed al palato se ne acquista in morbidezza.

La prima immediata sensazione è quella di tannini ancora un po’ ruvidi, ma la morbidezza del Cabernet Sauvignon ammansisce l’impetuosità della Grenache, con una acidità che fa prevedere una buona evoluzione ancora nei prossimi quattro anni.

L’abbinamento è stato piuttosto felice, il grasso della carne veniva pulito via bene dal palato con una piccola sorsata di vino, ed il suo profumo di frutta rossa e leggermente erbaceo si accompagnava discretamente alle bacche di ginepro dell’arrosto.

L’importatore è Velier.

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