Trebbiano GuccionePuò apparire quanto meno singolare coltivare Trebbiano in Sicilia sulle colline a due passi da Palermo, e questa è quasi sempre la domanda che viene rivolta a Francesco Guccione: perché Trebbiano?
Fu l’intuizione del padre che decise di piantare questa vigna, da utilizzare in particolare per la vendita alle cantine sociali della zona.
E lui, da buon artigiano, ha saputo non solo continuare le tradizioni, ma superare tutte le difficoltà incontrate negli ultimi anni.
Sei ettari di vigna, fra Trebbiano, Catarratto, Perricone e Nerello Mascalese, circa 16000 bottiglie prodotte e distribuite per vendita diretta.
Ho assaggiato i 2012 di Francesco a Milano a Vini di Vignaioli, ma la cosa migliore per ogni vino è gustarlo con calma; ancor di più per i suoi vini.
Trebbiano GuccioneIl Trebbiano 2012 di Francesco Guccione, metà acciaio e metà legno, appena nel bicchiere si presenta con aromi decisi di fiore bianco, per poi evolversi nei profumi più siciliani di zagara, di buccia d’arancia, di nocciola. Un buon impatto odoroso, pulito e senza pecche; lasciandolo per un poco nel bicchiere, l’ossigeno agisce sui profumi rendendoli più sottolineati facendo risaltare un gradevole sentore di rosmarino e di biancospino.
Al palato immediata morbidezza inizale miscelata con un buon tenore di acidità, che fa risaltare le caratteristiche olfattive già riscontrate, soprattutto l’agrume e la nocciola; finale sufficientemente lungo con una nota vanigliata leggera.
Anche il Trebbiano ‘T’ di Francesco viene venduto, come gli altri, a 18€ la bottiglia e può essere acquistato inviandogli una email a francescoguccione.cerasa at gmail.com.

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