Cina, Rest of the World

Gli Chateau della Cina – II

Changyu

ChangyuOgni castello è dedicato ad un diverso tipo di produzione, così qualcuno sarà destinato alla produzione di semplice vino da tavola, altri per vini che qui definiremmo DOC; lo Chateau Changyu AFIP Global (questo è il nome ufficiale della tenuta) è dedicato a produrre vini di elevata qualità, che saranno serviti ai banchetti di Stato, regalati a capi di Stato stranieri, o riservati ai collezionisti come investimento.

Naturalmente un castello di questo genere deve essere gestito dalla migliore elite del vino internazionale; il comandante onorario del castello è Robert Tinlot, anche presidente onorario della OIV (International Organization of Vine and Wine), mentre il presidente esecutivo della OIV, Yves Benard, afferma senza mezzi termini che “…il Cabernet-Sauvignon di Chateau Changyu è uno dei migliori esempi della classe internazionale dei vini di Chateau”. Qualunque cosa voglia dire, beninteso.

Non è finita qui.

In cooperazione con la Aurora Icewine Co Ltd, la maggior compagnia canadese per quel che Ice Wineriguarda la produzione di ice wine, la Changyu Pioneer ha costruito uno Chateau dedicato agli ice wine nella provincia di Liaoning, nel 2007; i vini prodotti rispecchiano lo standard della Vintner’s Quality Alliance, e la Changyu Pioneer è fino ad ora l’unica azienda cinese autorizzata ad usare il logo che la identifica come produttrice di ice wine.

Non poteva mancare un premio da Decanter, che puntualmente è arrivato nel 2011, per il miglior ice wine.

Poiché l’anima del mercato capitalistico è l’espansione, la Changyu si è data da fare per stabilire una ‘chateau alliance’, ossia per mettere i propri millenari piedi nei mercati mondiali.

E’ nata così la Union of International Chateaus, composta da società partecipate, come la Changyu Kely Estate in Nuova Zelanda, la Chateau Liversan in Francia e la Changyu Pioneer Sicily in Italia, con sede a Casteldacca (Palermo).

ChangyuLa strategia di internazionalizzazione cinese quindi niente ha a che fare con le teorie comuniste, a meno che Mao non prevedesse di portare il comunismo dentro una bottiglia di vino.
Fatto è che la Changyu sta attivamente aggredendo il mercato inglese ormai da parecchi mesi.

Dopo aver saggiato le capacità di ricezione della Gran Bretagna, dove nei supermercati della catena Waitrose si trovano bottiglie di Cabernet Gernischt, la Changyu Wine ha iniziato a vendere il rosso Chateau Changyu Moser XV e i tre ice wine Gold Label, Blue Label e Black Label tramite la società Berry Bros. & Rudd.

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