Dovendo scegliere la bottiglia da aprire a pranzo, qualche giorno addietro, non ho avuto dubbi. Il Nerello Mascalese 2012 di Francesco Guccione è l’etichetta giusta.

Nerello Mascalese

Nerello Mascalese Guccione 2012I vini di Francesco hanno la caratteristica dei grandi vini: insieme alla semplice piacevolezza della bevuta associano le doti di ampiezza olfattiva e gustativa. Il NM di Francesco non fa eccezione, anzi. 

Il Nerello Mascalese è vitigno tipico dell’Etna, quindi esattamente dall’altra parte di quel triangolo disuguale che è la Sicilia rispetto alle colline palermitane, dove è invece situata la cantina di Guccione.

Questa differenza territoriale consente a questo vino di essere più delicato rispetto al conterraneo del vulcano, meno salino ma più vegetale.

La degustazione

Il naso è un bel coinvolgimento di piccoli frutti rossi che si trasformano, con l’ossigenazione, in susina e mora. La vegetazione si ritrova nel ricordo della macchia mediterranea, ingentilita da fiori rossi. 

Al palato è la freschezza a vivacizzare le papille gustative, riportando anche in bocca i ricordi di piccoli frutti rossi di cespuglio, tannini delicati e calore alcolico che, nonostante i 14.5°, quasi non si sente. 

L’abbinamento

A pranzo l’ho provato su una semplice ed estiva pasta al pomodoro, ricotta e basilico, regalando ottime sensazioni gustative in associazione alla foglia aromatica.

Il NM di Francesco Guccione si è comportato benissimo anche insieme all’orata al forno con patate in sfoglia e prezzemolo, avendo cura di servirlo ad una temperatura non più alta di 14°C in modo da renderlo più leggero al gusto, senza pericolo di incattivirne i tannini.

Una di quelle etichette che non dovrebbero mai mancare nella propria cantina.

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