La notizia dell’accordo fra Campari e Tannico è arrivata con un comunicato stampa della stessa Campari Group, in cui sono riportati i fatti principali dell’accordo. Potete fare il download da qui.

Tannico è il più grande e-commerce di wine e spirit in Italia, 14.000 etichette, 2500 cantine in elenco, ed un mercato che da un paio d’anni si è espanso in Francia, UK, Stati Uniti. Detiene il 30% del mercato, ed è sicuramente il più noto shop online del vino in Italia. In questo periodo tutti i canali di vendita online per il vino hanno avuto crescite importanti, ma Tannico probabilmente è quella che è cresciuta di più.

Secondo i dati riportati su questo articolo, Tannico ha visto un raddoppio delle vendite ed un aumento della frequenza di acquisto. I suoi numeri, e la sua capacità di crescita e gestione, hanno convinto Campari Group ad entrare nel mercato digitale. L’accordo ha un costo di 23,4 milioni di euro, e prevede di passare dal 49% al 100% nel 2025 se si verificheranno le condizioni concordate.

Dopo l’accordo fra Campari e Tannico, il gruppo ha in un colpo solo espanso il proprio target di mercato e si è inserito nel commercio online. Naturalmente l’accordo è piuttosto complesso; coinvolge non solo Tannico e Campari, ma anche gli altri principali azionisti, i fondi di venture capital P101 SGR e Boox srl.

Un accordo per entrare nel mercato B2B

In questa vicenda si può sottolineare il fatto che Campari Group ancora non avesse un proprio canale digitale, ma come fanno le grandi aziende, quando serve qualche cosa se la comprano. Sono lontani i tempi in cui scrivevo articoli come questo, anche se lentamente il wine business si muove online.

Sfruttando l’esperienza di Tannico, accelereremo i nostri piani di sviluppo nel commercio elettronico, un canale già in crescita, ma diventeremo ancora più strategici a seguito dei probabili comportamenti dei consumatori che cambiano nel lungo periodo a causa dell’emergenza COVID-19 (Bob Kunze-Concewitz, CEO di Campari)

È il business, bellezza, funziona così ed è un sistema che come tutti, ha i suoi lati positivi e quelli negativi. In ogni caso, mentre Tannico potrà continuare a lavorare, bene, come ha sempre fatto, probabilmente dovrà essere Campari ad adeguarsi al business digitale. Potrebbe anche non essere semplice, per chi è da sempre abituato ad un mercato classico e off-line. Dal canto suo, la società guidata da Marco Magnocavallo potrà espandersi in modo più veloce nel mercato internazionale ed in quello B2B. 

L’accordo fra Campari e Tannico mi ricorda la vicenda Majestic-Naked Wines di cui parlavo nel mio blog dedicato al digitale qui. Nel 2015 Majestic Wine, classica e famosa catena di enoteche del Regno Unito, acquisì Naked Wines, promettente e-commerce del vino.

Poi è successo che Naked Wines si è comprata Majestic Wine, diventando Naked Wine, ma non è detto che accadrà la stessa cosa, stavolta. Certo sarà una evoluzione da osservare, da entrambe le parti, nei prossimi anni.

Photo by Scott Graham on Unsplash

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