Monte-dall-Ora-Valpolicella-Cl-sup-Ripasso-Saustò-2007Il Valpolicella Ripasso, nonostante sia conosciuto da tempo, è diventato DOC solo nel 2010, dopo un iter iniziato nel 2007 dalle modifiche al disciplinare del Recioto.

Vale la pena, quindi, riepilogare brevemente la tecnica per la produzione di questo vino.

Si tratta in pratica di una seconda fermentazione del Valpolicella Superiore che, dopo sedici mesi trascorsi ad affinare in botte grande, viene versato nei tini che contengono le vinacce appena pressate, e quindi ancora umide, per la produzione di Recioto, ossia Corvina, Rondinella e Molinara.

Il vino viene lasciato riposare nei tini per circa 15 giorni, svinato ed imbottigliato.

Questa pratica consente di ottenere un vino con una struttura decisamente più complessa del Valpolicella Classico Superiore, che di questo mantiene la tipica sapidità ed i profumi sicuramente fruttati, uniti generalmente ad un corpo più austero ed una gradazione alcolica maggiore, simile all’Amarone.

Monte dall’Ora è nel cuore della Valpolicella, a Negrar Castelrotto di San Pietro in Cariano, con vigne di altitudine tra i 150 ed i 200 metri. I muri a secco di contenimento del lembo di terra che divide la casa dalla strada più sopra, sono stati ricostruiti usando pietre rinvenute nella vigna.  Vengono utilizzate Corvina, Corvinone (anziché Molinara) e Rondinella, a cui viene aggiunto un saldo di Croatina e Oseleta di circa il 10%. 

Gli impianti sono a pergola veronese e la raccolta delle uve avviene esclusivamente a manodupl.IMAG0177 (77) iniziando, di massima, tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre. 

Prima dell’imbottigliamento rimane in botte altri 3 mesi, e poi altri 10 in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Il Valpolicella Ripasso Saustò 2007 di Monte dall’Ora si presenta di colore intenso rosso rubino con riflessi granato; vale la pena attendere qualche minuto prima di procedere all’analisi olfattiva.

Il tempo atteso è ampiamente ripagato dai profumi soprattutto di uva appassita che svanisce poi in aromi di prugna e susina, di ciliegia sotto spirito ed amarena. Svaniti i profumi fruttati, è il sottobosco a raggiungere le narici, erba bagnata e funghi, che si evolve verso il pepe e in una mineralità di grafite indiscutibile.

Un bouquet veramente ampio, che si evolve alla fine in tabacco, cacao e mentolo.

L’ingresso alla bocca è di morbidezza alcolica, un trasporto di succo di frutta scura che riempie il cavo orale accompagnato da una gustosa sapidità pietrosa che aiuta a mantenere in equilibrio il sapore complessivo.

Il finale è di potenza, lungo e saporoso di frutta e vegetale.

Lo trovate in enoteca indicativamente a 24€.

 

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