
Senza la pretesa di essere esaustivo, la seconda ed ultima parte delle note di degustazione da Naturale 2014 a Navelli.
Feudo d’Ugni
Fante 2012 Il Montepulciano d’Abruzzo come lo sente Cristiana Galasso, è ruspante e quasi burbero, con profumi che arrivano in modo anarchico al naso, per poi decidere di presentarsi al meglio dopo aver atteso che si sistemino. Ed ecco quindi le sensazioni di erba, di susina, di rami umidi, un accenno terziario di tabacco. La bocca viene rinfrescata dalla sua acidità, i tannini si dimostrano ancora esuberanti, ma la morbidezza del chicco riesce ad equilibrare la bevuta. Dissetante adesso, sarà stupefacente tra un paio di anni.
Santa Caterina
Vermentino Colli di Lumi Poggi Alti 2013
Il Vermentino macerato di Santa Caterina stupisce ogni volta che lo si beve, per gli aromi di salvia e di agrume, di nocciola e di mandorla. In bocca è fresco e morbido, una leggera e gradevole sapidità finale a ricordarci il territorio.
Giuncaro 2012
Sauvignon e Tocai in parti uguali, solo acciaio. Profumi orientati alla pietra ed al minerale, fiori gialli, pesca; morbidezza al palato rinfrescata dalla buona acidità.
Ghiaretolo 2011
Merlot 95% e Cabernet Sauvignon. Affinamento di un anno in tonneaux usati. E’ ancora la delicatezza ad essere il tratto distintivo dei vini di Andrea Kirghen, profumi di ciliegia e di mora, sottobosco. Al palato regala mineralità e sapidità, entrambe avvolte in morbidezza fruttata. Una declinazione quasi francese del Merlot, uno dei pochissimi Merlot che mi piace bere.

Denavolo
I vini macerati di Giulio Armani sono come sempre uno spettacolo di profumi e sensazioni. Soprattutto hanno una grande bevibilità, sono vini che vanno bevuti mentre si mangia, chiamano salumi, formaggi, zuppe. Questo è il modo migliore per esaltarli.
Catavela 2012
Uvaggio vario, di Malvasia Aromatica di Candia, Ortrugo, Marsanne ed altre uve locali. Grande bevibilità, dissetante, allegro, semplice e proprio per questo molto gradevole.
Dinavolo 2010
Stesso uvaggio del Catavela, aromi di camomilla, miele, salvia, capperi; l’astringenza tannica è lieve, ben misurata dalla naturale mineralità.
Dinavolo 2008
Aromi più intensi rispetto all’assaggio precedente, olive verdi e capperi, camomilla, rosmarino. Al palato è sapido, fresco, i suoi tannini equilibrati regalano la voglia di guardarsi attorno per vedere dove hanno messo il culatello ed il pane. Lunga persistenza.