Di Tenuta Terraviva non ho parlato molto, ma ho gustato abbastanza. I rossi, i bianchi ed i rosati, tra cene e degustazioni varie, ho sempre trovato vini puliti e corposi, ben adatti a cibi poco elaborati come possono essere quelli di una cena tra amici.

Tenuta Terraviva a NavelliVini, cioè, ben adatti ad essere bevuti senza preoccuparsi troppo dei grafici di abbinamento. 

Quindi l’ultima bottiglia acquistata in ordine di tempo da Les Vignerons è stata anche la prima ad essere aperta; in logica LIFO, Last In, First Out. E’ una passerina dell’Abruzzo, vitigno che solo da pochi anni inizia ad avere una sua connotazione e diffusione sui mercati. Il panorama ampelografico italiano è estremamente vario, ed i produttori come Martino che hanno coraggio, insieme alla intelligenza dell’enologa Claudia Galterio, avranno di certo bei risultati, riuscendo a proporre vini poco noti in Italia e nei mercati internazionali, dove Tenuta Terraviva è già ben presente.

Ricordando quanto mi disse Martino Taraschi quando ci siamo incontrati a Navelli, non ho mantenuta molto fredda la bottiglia, in modo che la temperatura fosse compresa (ad occhio, certo), tra i 12 ed i 16 gradi Centigradi. Insomma giusto il tempo di far rinfrescare un poco il vino dopo il tragitto in auto fino a casa.

Note di degustazione

La bottiglia in questione è il 12.1, passerina in purezza, 80 quintali per ettaro,Passerina 12.1 2013 2000 bottiglie prodotte. Lieviti indigeni, pressatura soffice e maturazione di 6 mesi in acciaio, per questa Passerina dei Colli Aprutini IGT 2013.

Nonostante non subisca filtrazioni, nel bicchiere si presenta discretamente limpido, con lievi sfumature verdi che attraversano il giallo paglierino predominante.

I profumi sono freschi e netti, mela verde, agrume, pera matura e fiori bianchi; una nota minerale finale chiude il panorama olfattivo.

Al palato spicca per la sua acidità, moderata da morbidezza generata dal tenore alcolico (12.5°); in bocca ricorda molto gli agrumi dell’olfattiva, soprattutto canditi. 

Il sorso è rinfrescante ed il finale decisamente sapido.

Un vino di buono spessore per una bevuta estiva, che può accompagnare un minestrone freddo ed un piatto di prosciutto e mozzarella, o come ho fatto io, un semplice sgombro con pomodorini e prezzemolo.

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