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Wine Wizard, l’acceleratore di eno-tachioni

Wine Wizard

Wine WizardLa società della velocità, produzione e comunicazione immediata, tic-tac, via, fatto, avanti il prossimo.

Di che sto parlando? Ma naturalmente del nuovo metodo per produrre fin da subito del vino invecchiato, l’acceleratore di eno-tachioni,  il Wine Wizard, in commercio a fine anno. Scotty, teletrasportami.

Cinque anni, sette, dieci? No problem, un’onda elettromagnetica ben mirata ed accordata sulla giusta frequenza modificherà la molecola più adatta a costruire il vino come lo volete voi.

La tecnica si chiama ETM, ossia Electromagnetic Treatment Matrix, e grazie ad essa si potrà modificare sia l’acidità che il livello dei solfiti, dando così l’idea di un vino che abbia già passato qualche anno ad affinarsi.

La notizia è apparsa su Decanter.com, e ripresa da Fernanda Roggero su Il Sole24Ore.

La Ferris Holding, utilizzando la ETM, ha prodotto la tecnologia Agronifier, ossia un metodo per migliorare il cibo, l’acqua ed ogni altro tipo di bevanda. Sul loro sito potete leggere in breve come può essere usata. Tra le altre cose, da quel che capisco dovrebbe rendere l’acqua maggiormente assimilabile dalle cellule umane. Bah….

La CleanPath, pagando delle royalties alla Ferris Holding, produce questa magica macchinetta, denominata proprio Wine Wizard, che non fa altro che bombardare di ultrasuoni e di infrarossi la nostra bottiglia di vino appena fatto, magari usando un bel Wine Kit.

Diminuisce l’acidità, diminuisce la dose dei solfiti, ed ecco che le persone che hanno eseguito le degustazioni, benché non fossero dei professionisti, hanno trovato il vino più piacevole rispetto a ‘prima della cura’.

Non ho molte parole, in effetti, per commentare la notizia.

Mi viene in mente piuttosto che per qualcuno un vino invecchiato è solo un vino più morbido e con aromi più amalgamati.

Siamo ancora alla solita dicotomia tra il vino Poesia ed il vino Mercato: se alla gente piace di più, perché non darglielo? Viceversa, perché non sbracciarsi e sgolarsi per spiegare che il vino è un alimento vivo e che segue una sua evoluzione naturale, e che ogni forzatura è, appunto, una forzatura?

Il vino è un prodotto che viene venduto e, come tutte le cose che vengono vendute, se non piace non se lo compra nessuno.

Così si cercano modi migliori per venderlo, o metodi migliori per produrlo secondo i gusti del consumatore. 

Qui arriviamo al punto in cui il serpente inizia a mangiare la propria coda: i gusti del consumatore vengono influenzati, vengono indirizzati, e chi produce milioni di bottiglie l’anno, possiede migliaia di ettari di vigne (almeno si spera…) e fa milioni di euro, o di dollari, di fatturato, ha ovviamente tutto l’interesse a far si che il Mercato voglia proprio un vino uguale a quello che produce lui.

Naturalmente il tutto deve essere fatto riducendo i costi; la pratica di mettere delle fiches di legno nel vino per dare l’idea dell’invecchiamento in botte, non è certo nuova ed il Wine Wizard non fa altro che rendere tecnologico questo sistema.

 

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