Iniziamo la rubrica dedicata al world wine web dall’ articolo di Walter Speller sulle Purple Pages del blog di Jancis Robinson. Il post è dedicato ai vini italiani in Australia. Ossia? La Robinson fa una buona politica di blog-marketing, lasciando gratuita la lettura della prima parte del post, mentre la seconda è accessibile solo a pagamento. In ogni caso, la Parte 1 è interessante di per se, soprattutto quando se la prende con la legge italiana dei disciplinari, dove ‘…praticamente ogni vino ha la possibilità di essere prodotto in blend con un vitigno internazionale francese‘. Assurdo, dice Mr. Speller. Assurdo, dico anche io.

 

Le tasse, spinoso argomento e strumento che ogni governo usa per tosare le proprie pecore. E’ il caso anche della Gran Bretagna, dove quasi il 60% del prezzo di una bottiglia se ne va in tasse! Questo è quello che si chiede Peter Richards MW su TotalPolitics, perché? Soprattutto ora che il reame d’Oltremanica sta iniziando a produrre il proprio vino, lasciare così alte le tasse sugli alcolici (vino, birra e distillati), è da sciocchi. Interessante articolo, alla fine dimostra che una diminuzione del 2% di tasse, oltre a portare 18.000 nuovi posti di lavoro, in realtà aumenterebbe il gettito fiscale, perché ci sarebbero più acquisti. Sembra una cosa piuttosto ovvia, no? Bene, spiegatelo a quelli che in Italia hanno aumentato l’IVA.


 

Seguimi su Twitter e iscriviti alle mie liste! 

Wine Roland Twitter
Follow @wineroland

 

Il 2015 sembra proprio sia l’anno del cibo, ed a Manhattan sono iniziate le TEDx Conference dal titolo Changing the Way We Eat. Le TEDx, per chi non lo sapesse, sono cicli di conferenze dove chiunque può iscriversi a parlare su argomenti monotematici che vengono stabiliti dall’organizzazione. Dopo un colloquio ed una visione del testo, si può partire. Molto interessante.

 

Su Local compaiono alcuni numeri sull’andamento dell’export del vino italiano del 2014, ed i numeri sono davvero entusiasmanti: si parla di 5.1 miliardi di €. E sebbene la Spagna sia al top di esportazione, ma solo in volume, si può capire che il vino potrebbe essere uno dei pochi traini rimasti all’Italia per acchiappare, finalmente, la ripresa che tutti annunciano ogni anno. Naturalmente il Prosecco va per la maggiore, sebbene sulla sua qualità dovremmo spesso stendere un pietoso velo.

Finiamo la carrellata veloce di post per questa settimana con il miglior articolo letto fino ad ora, a firma di Natalie McLean (@NatalieMcLean) sul suo blog, intitolato Qual è il ruolo del vino nella follia moderna? Alla ricerca della nostra umanità, goccia a goccia. Il post, come spiega l’autrice, fu scritto dopo l’11 settembre, ma è purtroppo attuale anche oggi dopo 13 anni da quell’evento, con le bande dell’ISIS, gli attentati di Parigi, le rivolte di Ferguson. Di come trovare un goccio di civilizzazione in un bicchiere di vino.

Per finire, visto che ieri era il St. Patrick’s Day, un bel video dove famosi monumenti e piazze del mondo si colorano di verde.

Buona visione a tutti, alla prossima settimana!


 

https://www.youtube.com/watch?v=DXifIS5pBi4&feature=youtu.be

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.