De Fermo cantina


Andare ad una fiera vinicola, a quella di FIVI a Piacenza, a Vignaioli Naturali a Roma, o in Abruzzo a Navelli, ed incontrare Stefano Papetti Ceroni e Nicoletta De Fermo è sempre un gran piacere. Prima del vino, o dentro di esso, ci sono le persone, ed essere accolti con un sorriso ampio e sincero da dietro al banco di degustazione ti rimette a posto con il genere umano.

L’energia di Stefano, poi, non è da trascurare. Mette tutta la sua forza nella promozione del suo vino, e lo fa valorizzando il territorio abruzzese e di Loreto Aprutino in particolare; raduna attorno a se i vignaioli abruzzesi e promuove un evento sul Cerasuolo che, fino a qualche tempo addietro, in molti dicevano non poter avere grande seguito. Produttori di lungo corso si sentono attirati dalle sue idee, e riescono a far emergere una regione, l’Abruzzo, che per sua natura, conformazione del territorio e carattere degli abitanti, tende a rimanere chiusa e nascosta.

La torta ed il vino d’Abruzzo

Invece l’Abruzzo, grazie a Stefano e grazie ai vignaioli che ne condividono non solo le idee, ma soprattutto la voglia di fare, sta pian piano uscendo dal suo isolamento, proponendo, costruendo e, dove possibile, ricostruendo.

Ho avuto modo di parlare più volte con Stefano, e certo la strada da fare nel coinvolgimento delle altre forze produttive abruzzesi è ancora lunga: coinvolgere le amministrazioni locali, i produttori di carni e formaggi, le agenzie turistiche, non è semplice.

Ma lui riesce a convincere molte persone che la torta più si divide e più diventa grande se ognuno porta il proprio ingrediente.

Questo non è il solo suo merito, naturalmente. Innanzitutto c’è il suo vino, lo Chardonnay, il Cerasuolo, il Pecorino e, last but not least, il Prologo che è Montepulciano d’Abruzzo.

Prologo, l’inizio di un discorso, ed il discorso è lungo ed interessante come questo vino.

La degustazione

Il Prologo 2011 è di colore rosso rubino carico, luminoso e trasparente nel calice. Far passare la luce del sole attraverso il vino mette allegria e voglia di berlo (ed in questo conta molto sia la personalità del produttore che la compagnia insieme a cui questo vino si stappa).

De Fermo Montepulciano d'Abruzzo 2011All’olfatto si apre con decisione, ma non subito; il naso viene accolto da aromi di frutti rossi, prugna e susina, ma immediatamente a colpire è la sua balsamicità, un aroma di erbe officinali, il rabarbaro, il ribes nero. I profumi lasciano lentamente spazio a sentori più vegetali prima di far passare le note scure del cuoio, del pellame ancora ‘in nuce’. Odori puliti, ordinati, netti, non c’è una virgola fuori posto.

L’assaggio diventa così un proseguimento delle sensazioni odorose, morbidezza di primo impatto e freschezza che riprende sia la susina che il rabarbaro, la bocca non si stanca di assaporare questo vino nonostante il suo tenore alcolico non certo basso (14°).  I tannini sono morbidi e ancora giovani, a volte irruenti, ma è un vino che, per la sua complessità, ha ancora lunga vita davanti a se.

Il finale è decisamente lungo, balsamico, con ritorni retronasali verdi e di ribes che lasciano la bocca riposata e in equilibrio.

La prima bottiglia è finita subito ed ho dovuto aprire anche la seconda, appena in tempo per terminare il pranzo a base di gnocchi fatti in casa con ragù di coniglio.

Un gran bel mangiare e, c’è bisogno di dirlo? un gran bel bere.

 

2 pensiero su “De Fermo Prologo 2011 Montepulciano d’Abruzzo DOCG”
  1. Bevuto ieri al ristorante Zunica di Civitella del Tronto .Mi associo in modo completo al goudizio sopra esptesso.Vino impressionante sia nel profumo che in bocca da lasciarti un ricordo fantastico.

    1. Si Attilio, il vino di Stefano ha una marcia in più. Pensavo di avere esagerato, visto che è un amico, ma a quanto pare sono stato … sobrio!
      Grazie di essere passato tra le Storie del Vino

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