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Angiolina, Brad e lo Chateau Miraval

chateau miraval

Di certo siete anche voi a conoscenza della disputa dello Chateau Miraval tra Angiolina Jolie e Brad Pitt, la coppia più cool dello scorso decennio.

I Brangiolina

Dal 2004 in poi fanno film insieme, fanno figli insieme, ne adottano, si sposano dieci anni dopo con una cerimonia nella cantina vinicola Chateau Miraval in Francia, acquistata insieme nel 2008. Il contratto fu firmato solo nel 2012, ma immagino che non sarà stato un problema per i due pagare l’affitto per quattro anni.
Immagino che gli accordi prematrimoniali siano più complessi della vendita di Twitter, e che a guadagnarci davvero tanto gli unici saranno gli avvocati dei due.

Lo Chateau Miraval è una tenuta nel sud della Francia, in Provenza, dove producono i classici vini a base di Grenache, Cinsault, Vermentino ops, Rolle. Ad occuparsi della produzione è il personale della famiglia Perrin. Inoltre, essendo in Provenza, nella loro produzione è presente molto rosé, tratto distintivo dei vini più commerciali del sud della Francia.

Grazie alla collaborazione con il produttore di champagne Pierre Péters, Brad Pitt produce anche lo Champagne Fleur de Miraval Rosé; è un marchio separato, roprietà di Pitt, Péters e Perrin. Vini tutto sommato di buona qualità, punteggi tra gli 88 e i 92 punti, prezzi dai 20 ai 30 euro. Comunque niente di particolarmente eccezionale, uno dei soliti celebrity wines, come scrivevo anche in questo post.

Pink Floyd e Cranberries sono stati qui

La tenuta è diventata famosa per aver ospitato negli anni 70 e 80 diversi gruppi e cantanti famosi per registrare i loro album. Uno dei proprietari fu il pianista jazz francese Jaques Loussier, noto soprattutto per aver reinterpretato in chiave jazz molte delle composizioni di Bach, famosa su tutte il suo arrangiamento delle variazioni Goldberg. Installò uno studio di registrazione e praticamente tutti i suoi album furono prodotti lì dentro.

Lo studio venne anche affittato dai Pink Floyd nel 79 per registrare parte di the Wall, da Sting, dai Cranberries. In realtà lo Chateau ha iniziato a produrre vino solo dal 1993 quando il precedente proprietario, l’americano Tom Bove installò una serie di Jacuzzi e trasformò la proprietà in una spa con tanto di palestra e piscina coperta; furono modernizzati anche i sistemi di produzione del vino, ma senza andare troppo al di là di vin de pays.
Come è andata poi fra la coppia lo sapete tutti: nel 2016 Angiolina Jolie ha chiesto il divorzio per insanabili, anzi, non riconciliabili differenze, l’affidamento dei figli e tutta una serie di altre cose. Fra tutte ci sta anche lo Chateau Miraval, comprato dai due per 167 milioni di dollari dal precedente proprietario.

Avvocati fra le vigne

Ora, e qui viene il bello, sembra che ci fosse un accordo tra i due per cui nessuno poteva vendere il proprio 50% se non era d’accordo anche l’altro coniuge. Invece nel 2021 Angiolina Jolie ha venduto la sua quota a Tenute dal Mondo, una società collegata al gruppo Stoll, basato in Lussemburgo. Il gruppo è proprietario di 160 brand di bevande alcoliche, tra cui la famosa vodka Stoliknaja, ed appartiene a Yuri Shefler, un miliardario russo che prima del 97 era un militare e poi è diventato, appunto miliardario.
A febbraio è stata diffusa la notizia che Pitt avrebbe citato in giudizio la sua ex-moglie per questa vendita, e gli avvocati di Pitt dissero esplicitamente che la vendita della partecipazione di Jolie in Miraval aveva lo scopo di causare “danni gratuiti” a Pitt, che aveva “versato denaro e sudato lavoro nel business del vino”.
Ci sono un paio di altre compagnie coinvolte, visto che lo Chateau era intestato ad una società, la Quimicon, che apparteneva per il 60% alla società di Brad Pitt, che si chiama Mondo Bongo e per il 40% ad Angiolina Jolie. Pitt poi ha venduto qualche azione e così la proprietà della tenuta è diventata fifty fifty. Quindi come vedete la faccenda è complicata, ma è tutto in mano agli avvocati quindi, lasciamo che facciano il loro lavoro e poi vediamo come andrà a finire.
In tutto questo la proprietà ha continuato a lavorare come al solito, producendo e vendendo vino, affittando lo studio di registrazione agli artisti, l’ultima dovrebbe essere Sadé, accogliendo ospiti nella spa. I prezzi non sono poi nemmeno così alti, circa 80 euro a notte, niente di che. Vale la pena farci un salto, il prossimo fine settimana.

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