La Gran Bretagna affronterà il mercato del vino piantando tre milioni di viti nel 2019, con una crescita del 24% nel totale del numero di piante.

In questo modo la superficie dedicata ai vigneti del Regno Unito aumenterà di 690 ettari, portando la media della densità di impianto quasi a 4000 ceppi per ettaro.

In totale alla fine del 2019 ci saranno circa 3200 ettari di vigneto.

Secondo quanto riportato da Wines of Great Britain (WineGB), questi numeri sono quasi il doppio di quanto piantato nel 2018; l’anno scorso furono 1,6 i milioni di viti a trovare posto tra le colline del sud est dell’Inghilterra, nel Kent, Sussex e Hampshire.

Il piano del Regno Unito per il vino sembra essere piuttosto ambizioso, per il prossimo futuro, ed i francesi sono pronti ad approfittarne. Mark Dixon, di Château Berne in Provence ha acquistato due aziende vinicole, Kingscote Estate e Sedlescombe Organic Vineyard; si parla anche di un acquisto di un’azienda di Gravesend, nel Kent. Adesso il problema per i viticoltori inglesi sembra essere la scarsità di impianti di vinificazione: l’aumento dei vigneti infatti non ha portato un adeguato aumento delle attrezzature e degli impianti. Lo scorso anno molti produttori hanno avuto bisogno di acquistare attrezzature poco prima di mandare in lavorazione le uve, provocando qualche ritardo negli imbottigliamenti.

Inoltre la UK ha stipulato accordi con; e due leader nella distribuzione come Pernod-Ricard e Diageo stanno rafforzando i propri canali in Inghilterra.

Si apre quindi un nuovo mercato sia per i consulenti che per le aziende che producono impianti di vinificazione, e naturalmente per tutta l’industria del vino italiana.

Un’occasione da sfruttare.

Photo by Samuel Wölfl from Pexels

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