Primo Piano

Benvenuto Brunello 2014 – 6.3

Montalcino e Manga

Montalcino e Manga


 

Brunello di Montalcino 2009

Le Chiuse

(note dall’anteprima) Eleganza, austerità e concisione. Frutto declinato in cifra e misura, fresco e acidulo, con susina, ciliegia e aronia sullo sfondo d’erbe aromatiche: tra queste lavanda, maggiorana e finocchio selvatico. Leggera coda balsamica (edera). Al palato è tra i più impressionanti per tensione e presa, impressione e traenza: conduce i sapori con slancio e nitidezza naturali, portandosi con energia lungo tutta la progressione. Rettilineo e ravvivato, non riscaldato dall’alcol, che amplifica le sensazioni gustative. La retrolfazione, e ancor meglio l’evoluzione nel calice ne rivelano una frazione luminosa e aerea, quasi una veduta prospettica: di ampio orizzonte. Tra i migliori.

(note redatte a settembre 2014 e pubblicate su Intravino) Serio, elegante, austero. Il frutto secondo necessità naturale: essenza e giusta maturità, non apparenza e impatto, non decozione. Per l’annata è un risultato ragguardevole. Marasca, prunella, gelatine di mora, cipresso e terra arricchiti da un piccolo erbario (rosmarino, lavanda, origano). Al gusto, maturità del frutto e calore sono collineari alla freschezza infusa e allo sviluppo dei sapori. Traccia sapida molto definita. L’equilibrio è compiuto e raccolto, di là da esprimersi apertamente. E noi aspettiamo con fiducia.

Le Macioche

Fiori, erbe profumate e frutti rossi composti in unità, molti dettagli e assieme di grande eleganza: ciliegia croccante, aronia, arancia, basilico, vetiver, sedano, rosa tea, ibisco, garofano. L’impressione al palato è parimenti elegante: per disinvoltura e decisione del toucher de bouche, avvolgente e delicato, sostenuto da tannini di grande fattura, croccanti e dissetanti; croccante a sua volta è la qualità del frutto, pieno di sapore e acidità liquescente. Tensione diffusa, progressione che si articola in crescendo, grande definizione aromatica anche nei dettagli di sfondo – amaricanti, pepati, erbacei, finemente terrosi. Lunga persistenza con riproposizione delle note fruttate e floreali (annurca, ribes, rosa).

BRUNELLO 2009 SELEZIONE

La Lecciaia Vigna Manapetra

Profondo e denso alla prima olfazione, con evidente riduzione e cenni prevalenti di sottobosco, erbe officinali e amarena. Sorso di tensione contenuta, stoffa spessa e trama serrata, prevale la sensazione di materia ma non si rilevano pesantezze, né scissioni. Tannini radenti. Semplicemente, un vino in posizione difensiva. Da riprovare con piacere.

 

BRUNELLO 2008 RISERVA

La Gerla Riserva Gli Angeli

L’ombroso di famiglia: qui paiono concentrarsi tutti i tratti più scuri fra quelli fin qui apprezzati nella palette aziendale. Al naso si annuncia pieno e stratificato, con rimandi a confetture di mirtillo e mora, alloro, ginepro, prugna disidratata, tempera, corteccia e terra umida. Oltre che ombroso, è scontroso: largo e nodoso al palato, cui presenta i caratteri più duri – stoffa di grande spessore e tannini vigorosi, pepati – lasciando che imbriglino lo sviluppo gustativo; progressione lenta, laddove la freschezza resta quasi in disparte ed è la traccia del sale a indicare la via. In fase già avanzata della progressione riemergono il frutto, la ricca speziatura, la freschezza contenuta. In tutto questo, e nonostante il tratto brusco, sono le sensazioni finali di nettezza e consistenza a definire l’impressione globale.

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