World WineSfogliando il WWW (World Wine Web) si trovano notizie davvero imprescindibili.

Scommetto che quando mangiate popcorn la prima domanda che vi fate è: che vino posso abbinarci? Naturalmente, no Coca-Cola, nemmeno birre, noi siamo winelovers, quindi il vino va abbinato a praticamente tutto.

Bene, Wine Julia ci viene in aiuto in questo post con una elegia del popcorn, conditi con olio o con altre spezie. E la cosa migliore è abbinare un vino spumante, ad esempio uno Chardonnay dell’Oregon.

Ma i popcorn sono facili; cosa fareste con la mostarda?

Anche stavolta il web ci viene in aiuto, nientemeno che Jamie Goode sul Sunday Express sceglie per noi il miglior vino da abbinare durante il barbecue, o BBQ.

Probabilmente non saranno vini che scegliereste per tutti i giorni, però si va da un sauvignon della Nuova Zelanda ad un rosé spagnolo, passando per fortuna da un Bordeaux ed un vino di Provenza.

Insomma, fuoco alla carbonella e via!

Smettete di ridere che questa è, purtroppo, una notizia seria. Parliamo ancora di bottiglie contraffatte, non vendute ad un’asta ma direttamente nei supermercati, o meglio quasi vendute.

Si perché come avrete certo letto,  sono state sequestrate circa 30.000 bottiglie falsificate soprattutto di Chianti e di Brunello e la notizia viene riportata anche da Drink Business. Ad alcune delle bottiglie false era stata applicata anche l’etichetta del Lajatico, l’azienda di Andrea Bocelli e del fratello Alberto che, nei pressi di Pisa, produce circa 300 bottiglie l’anno. 

Direi che tutto questo ci insegna che, così come per il pesce, la carne, il meccanico o il dentista, è sempre più necessario evitare di acquistare vini in supermercati improbabili o negozi fintamente enologici, ed affidarsi invece al proprio enotecaro di fiducia. O, ancora meglio, ora che arrivano le belle giornate andare a far visita a qualche cantina e portarsi a casa qualche buona bottiglia. O acquistarlo sfuso, anche.

A quanto risulta a Wine Blog, sta per venir fuori tutta la verità sui vini biologici degli Stati Uniti. Almeno a sentire Véronique Raskin, proprietaria del Domaine de la Bousquette e fondatrice e presidente dell’Organic Wine Company che dovrebbe presto fare ‘scioccanti rivelazioni sui vini biologici degli Stati Uniti’. Staremo attenti.

Gli Stati Uniti, nati dai Padri Pellegrini olandesi, puritani, hanno uno strano rapporto con il vino; nonostante sia una industria che muove varie centinaia di milioni di dollari, soffre di legislazioni per la vendita e la commercializzazione a volte penalizzanti, con grande disappunto dell’industria vinaria americana che, a quanto pare, non riesce a fare lobby per modificarle.

La cosa che mi ha fatto sempre pensare è che si possono tranquillamente comprare pistole e fucili, ma guai a farvi vedere in giro con una bottiglia di vino.

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