Disclaimer: bottiglia regalata dal produttore.
Quando qualche anno fa mi capitò di fare una vacanza ad Arezzo, ancora non conoscevo Paterna, ché in caso contrario avrei sicuramente fatto una visita in cantina.
Ho avuto però modo di conoscere Claudia durante l’evento romano del FIVI grazie ad Emanuele Giannone, e mi ha colpito l’energia con cui parlava dei propri vini.
Ho assaggiato al banco, e poi a casa grazie alla bottiglia che mi è stata regalata, il loro Chianti dei Colli Aretini DOCG, vendemmia 2010.
I Colli Aretini sono una delle sottozone in cui è divisa la DOCG Chianti, insieme ai Colli Fiorentini, i Colli Senesi, le Colline Pisane, Montalbano, Rufina e Montespertoli.
Il disciplinare, in queste sottozone, è leggermente più restrittivo che nel resto della denominazione, ad esempio prevedendo un massimo di produzione di 3 kg uva/ceppo invece di 4, una attesa di almeno 4 anni per i nuovi impianti prima di poter imbottigliare anziché 3, una resa di 80 q/ha al posto di 90.
Sembrano piccole differenze ma significano una attenzione maggiore in

vigna ed una spinta ad una miglior selezione delle uve sulla pianta.
Il 2010 di Paterna, prodotto esclusivamente con sangiovese (90%), canaiolo (5%) e saldi di altri vitigni esclusivamente locali, proviene da vitigni che hanno da 3 a 40 anni, non vengono usati lieviti aggiunti e la quantità di solfiti è pari a 6 grammi/quintale di metabisolfito.
Niente legno, un anno di acciaio e sei mesi in bottiglia prima di essere messo in vendita.
Il colore del Chianti Colli Aretini 2010 di Paterna è il rosso rubino brillante rappresentativo della sua freschezza e della sua olfattiva.
Il naso ha un buon bouquet di riconoscimenti, il lampone e la ciliegia sono netti e puliti e nonostante i due anni di età, traspare sia una bella connotazione vegetale che un accenno di pepe rosso. Un naso che definirei vinoso, nel senso che rimanda in pieno quel che ci si attende da un vino per ogni giorno.
Al palato non delude nè la sua freschezza schietta né la sua struttura, non muscolosa ma agile e rinfrescante e con tannini leggeri, riportando al palato i riconoscimenti olfattivi precedenti
Abbinamenti: E’, come dice il produttore, un vino per tutti i giorni, un vino da pasto adatto ad essere consumato in compagnia di quasi ogni pietanza della cucina toscana. Da provare con crostini di pane con salsa di fegatini di pollo, come ho fatto io, o con i tipici salumi toscani.
Prezzo: In cantina potete portarlo via alla modica cifra di 5,50 €, e vi sfido a trovare da qualche altra parte tanta qualità in così poco prezzo.