Dopo aver provato a resistere all’emergenza, anche la settimana di degustazioni di Bordeaux en Primeur 2020 è sospesa.

Si sarebbe dovuta tenere dal 30 marzo al 2 aprile, dedicata alle degustazioni dell’annata 2019, en primeur appunto, ossia prima dell’imbottigliamento ufficiale.  l’Union des Grands Crus (UGCB), che organizza la fiera, ha detto ai commercianti che l’evento sarà sospeso.

In una e-mail ai négociants di Bordeaux, l’UGCB ha affermato che  il proprio staff “sta lavorando a soluzioni che ci consentiranno di assaggiare la vendemmia 2019 in un secondo momento”. 

La vendita en primeur

Migliaia di giornalisti, commercianti, rivenditori e critici del vino di tutto il mondo partecipano alla settimana annuale Bordeaux en primeur, che prevede la degustazione di campioni di botte della nuova annata. Circa 6.000 visitatori hanno partecipato all’evento dell’anno scorso, per assaggiare l’annata 2018.

Il sistema bordolese di vendita del vino prima dell’imbottigliamento ha una storia che risale almeno al 1885, ossia da quando esiste la Classificazione del Bordeaux.

Fu però poco dopo la II Guerra Mondiale che il sistema ebbe una specie di formalizzazione. Le aziende vinicole erano in cattive condizioni finanziarie; i négociant più facoltosi avevano quindi  il vantaggio di assicurarsi prezzi migliori acquistando il vino prima del suo imbottigliamento. In cambio, i produttori potevano ricevere liquidità di denaro necessaria per le ristrutturazioni.

Negli anni ’70 i produttori avevano preso il sopravvento, ed i prezzi aumentarono grazie all’apprezzamento per il vino di questa regione. L’annata del 1982 suscitò un interesse ancora maggiore, ed il sistema è rimasto intoccato fino alla crisi del 2007.

Il sistema en primeur è stato messo in discussione negli ultimi  anni, visti i prezzi in crescita e l’interesse per i vini di Bordeaux in calo; ultimamente è stato raggiunto un certo equilibrio. La fiera inoltre vede la partecipazione di un gran numero di piccole aziende, che naturalmente saranno le prime a soffrirne la cancellazione.

Il problema per le piccole cantine di Bordeaux

L’annullamento dell’evento segue le decisioni di rinvio in tutto il mondo del vino, dal Prowein in Germania, al Grands Jours de Bourgogne, il Vinitaly. E naturalmente delle grandi fiere vinicole in Cina,  ne parlo qui

L’UCCB ha dichiarato in una nota:

Vorremmo ringraziare tutti i professionisti del settore – négociant, acquirenti, giornalisti e appassionati di vino – che, anche quest’anno, stavano programmando di partecipare a questo evento.

‘Siamo sicuri che, data la situazione attuale, tutti capiranno e saranno d’accordo con la nostra decisione.”

Ha anche ringraziato tutti coloro che hanno lavorato per organizzare l’evento.

Le preoccupazioni per la diffusione del Covid-19 avevano già spinto la Francia ad annunciare un divieto di raduni pubblici di oltre 1.000 persone all’inizio di questa settimana. Ora il numero si riduce a 100 e il presidente Macron ha chiuso scuole e università del paese.

 

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