Note di degustazione, Piemonte

Saccoletto Fiordaliso Vino Rosso

Il vignaiolo è un bel personaggio, fa i suoi vini infischiandosene altamente di tutto quel che decide il disciplinare, tanto è vero che il Fiordaliso è marcato solo come Vino Rosso, senza nemmeno una IGP qualunque, nonostante sia un 2010 di alto spessore.

fiordaliso-3Ho avuto modo spesso di incontrare Daniele Saccoletto agli eventi vinosi, ultimo in ordine cronologico a Sorgentedelvino Live a Piacenza; ha l’aria un poco schiva, ma è sempre ben contento di parlare dei propri vini.

E’ fortemente convinto che il futuro del vino sia nell’assenza di aggiunte e manipolazioni, e che il buon vino derivi da tanto lavoro in vigna, per far crescere sane le uve, ed uno studio attento di quanto accade in cantina, lavorando con i tempi di fermentazione e le follature.

Insomma, un vino fatto in modo naturale, chiamiamolo organico, vino nudo, o come vogliamo: fatto resta che i vini di Saccoletto hanno dalla loro una grande pulizia dei profumi ed una capacità di esaltare vini, come questa freisa, altrimenti poco noti al di fuori del Piemonte.

Il Fiordaliso Vino Rosso oggetto di questa nota di degustazione, proviene dalla vendemmia 2010, freisa in purezza, cinque mesi di affinamento in botti di acciaio, 40-50 mg di solforosa. E basta. Anzi, un’altra particolarità c’è: il tappo a vite, caratteristica dei vini di Saccoletto.

Apro la bottiglia mezz’ora prima di berne, lasciando che il vino prenda confidenza con l’ossigeno da cui è stato diviso per cinque anni. Rosso rubino nel calice, limpido ma non perfettamente trasparente, qualche sfumatura più chiara che conferisce luce al bicchiere.

Gli aromi dei piccoli frutti rossi e dei fiori fanno da contraltare ad una spiccata nota di pelle bagnata che suggerisce profondità; si fanno sentire successivamente i profumi di terra e di tabacco, di fungo. I fiori recisi si alternano alla frutta in confettura.

Secco e con tannini ben composti, la sua acidità può competere con una pasta al pomodoro, mentre i profumi di frutta ritornano nella gustazione del sorso aiutando a dimenticare i 14° alcolici di questa freisa. Finale decisamente lungo, secco e minerale, con la frutta matura a determinarne il ritmo.

E’ da abbinare assolutamente ad un riso basmati con piselli e salsiccia.

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