Terpin 2010Il Quinto Quarto, suggerisce il nome, viene fatto con le rimanenze di Pinot Grigio che Franco Terpin non usa per il suo Stamas bianco. Rimanenze che non significa scarti, ma costituiscono una parte prelibata dei vigneti; ne produce circa 5000 bottiglie.

La mano e la passione di Franco mentre fa il vino si sentono molto in questo Quinto Quarto 2010 Igt Delle Venezie; anche qui, lieviti indigeni e quattro giorni di macerazione sulle bucce, svinatura e sistemazione in botti di rovere. Estrema pulizia delle uve e nessun aiuto chimico in vigna né tantomeno in cantina, ci donano un vino di colore non proprio orange, non proprio bianco. Dopo tre anni in bottiglia il colore assume riflessi ramati che lo fanno apparire quasi un rosato.

I profumi iniziali sono coperti dalla volatile che va però via dopo poco, lasciando emergere sentori di mela verde e di agrume, di salvia leggera e frutta gialla. Profumi puliti e netti, che proprio la volatile iniziale ha aiutato a proteggere.

Al palato è piacevolmente morbido, in equilibrio con l’acidità fresca delle uve; è evidente la mela verde ed una certa sapidità che è quasi minerale.

Il finale è tutto sommato discreto, una lieve nota amarognola che contrasta con le dolcezze agrumate dell’olfattiva.

Vino da tutto campo, meglio con un risotto radicchio e gorgonzola.

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