Inizia qui una mia personale ricerca sulla situazione dei nomi dei vini sul web. Già altre volte ho trattato questo argomento, ma ho voluto questa volta provare a trattarlo in modo sistematico, elencando per ogni DOCG eventuali domini e siti web già esistenti che potessero rifarsi alla denominazione.

Non tutti i consorzi hanno un sito proprio, alcuni si appoggiano a siti esistenti, altri ne possiedono uno più o meno aggiornato, così come non tutte le denominazioni hanno un dominio proprio o che rimandi in modo inequivocabile a informazioni sulla DOCG.

Bisogna dire che la situazione è piuttosto varia, per non dire caotica. Molti nomi a dominio sono stati acquistati da aziende di pubblicità con il chiaro scopo di rivenderli, in genere a prezzi attorno ai 500-800€. Visto che le DOCG non sono marchi registrati o nomi propri di persona, ognuno può fare quel che vuole, e vale il principio che il primo che arriva è il primo ad essere servito. Per questo motivo la polemica sui TLD .wine e .vin (già smorzata, a dire il vero) mi sembra, ad essere educati, segno di poca accortezza da parte dei Consorzi, italiani ed europei.

Però è quantomeno triste vedere che un paio di nomi di dominio che fanno pensare a due DOCG piemontesi rimandino, dopo vari rimbalzi, ad un sito di scommesse pieno di virus. Ed è anche perfettamente lecito.

Nella tabella è riportato il nome della denominazione con la data di ammissione alla DOCG ed il dominio a cui ragionevolmente potremmo puntare per trovare informazioni; ad esempio per la DOCG Barolo, ci si immagina di trovare un sito web all’indirizzo Barolo.it, e che possibilmente ci racconti qualcosa sul vino. Naturalmente si può cercare la denominazione su un motore di ricerca (Google, Bing, DuckDuckGo), ma non sempre in prima pagina si trova il sito del consorzio, a meno di fare una ricerca esatta con la frase “Consorzio di Tutela”.

Se il dominio esiste è riportato il Registrant, ossia il titolare della registrazione, la data di registrazione ed una breve nota. Se il titolare corrisponde al nome e cognome di una persona ho scritto semplicemente PRIVATO. In ogni caso potete cercarlo da soli andando sul sito ufficiale Whois, che raccoglie i dati di registrazione di tutti i siti web che, per normativa internazionale, sono pubblici. Alcuni dati possono naturalmente essere stati oscurati (è un servizio a pagamento, in genere 4€ al momento della registrazione), come indirizzo email e numero di telefono. 

Alla fine della tabella riguardante le DOCG sono riportati alcuni Consorzi di tutela (spesso raggruppano più DOCG) ed il sito web. 

Visto che alcune denominazioni non hanno ancora un proprio dominio web, magari a qualche Consorzio potrebbe venire in mente di registrarlo.

Un dominio .it non costa più di 10€ per un anno.

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