Puntuale anche questa settimana la rubrica World Wine Web, ormai arrivata al numero 4, l’aggregatore di notizie altrimenti sparpagliate che la tecnologia di Paper.li consente di raggruppare assieme.

Naturalmente, si parla in giro di Benvenuto Brunello 2015, e pare che le aspettative sulla vendemmia 2010 del Brunello di Montalcino non siano state deluse. Sul blog del Corriere della Sera, Luciano Ferraro ci fa sapere quali sono i 13 vini migliori, presi dalle scelte fatte dai più noti critici del vino mondiali. Numerosi i tweet con hashtag #BenvenutoBrunello riportati da Wine ’round Midnight, che quindi vi consiglio di sfogliare.


 

ditoVi ricordo che sono disponibili

le raccolte delle degustazioni 

Benvenuto Brunello 2012, 2013 e 2014

                     in formato pdf

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Su Nova CadamatreWineDocMW compare una domanda interessante: il vino sta perdendo il suo prestigio? Il post individua una separazione netta tra i vini sopra i 9$, che vedono un aumento di vendite, e quelli sotto i 9$ che invece subiscono una contrazione delle vendite. Certo la prospettiva di USA ed Europa nei riguardi del vino è differente, ma la mia opinione è che forse sono i grandi produttori ad iniziare a perdere un po’ del loro appeal, proponendo ogni anno vini sempre uguali ma con etichette differenti. Certo, devono andare incontro al gusto dei consumatori, che però è stato appiattito da decenni di vini da 95/100 in su. Insomma, a dar troppo retta al mercato, alla fine tutti produrranno lo stesso prodotto. Che ne pensate?

Buone notizie per i produttori di vino arrivano da uno studio di mercato della IWSR, la International Wine and Spirit Research, presentato a Toronto la scorsa settimana per conto di Vinexpo. Ci fa sapere Rhys Pender MW (@wineplus) che a quanto pare le previsioni danno una crescita del consumo del vino che arriverà al 3,7% nel 2018; i risultati saranno presentati a Bordeaux a giugno durante il Vinexpo, dove tutto il mondo vinoso saprà che sono gli USA il motore della crescita del mercato, diventando i Top Consumers del vino. Buone anche le performance della Cina, saranno deludenti invece le sorti del mercato per gli Europei, con una perdita secca, al 2018, del 6%. Ci sarà da fidarsi di questi numeri?

 


Women of Wine, l’aggregatore dei tweet                         dito-dx  

delle donne del vino

di tutto il mondo!  


 

Tornando alla domanda iniziale sul prestigio del vino, credo che la questione non sia proprio così banale. Basta vedere, secondo The Drink Business, le 11 innovazioni più azzardate nel mondo del vino, da bottiglie altamente improbabili, al vino lituano venduto dentro una latta di pittura viola (!), o alle lattine a forma di bicchiere per bere comodamente il proprio vino durante un picnic. Tralasciamo l’abbinamento tra vino e insetti, ma ricordiamoci della coppa da Champagne costruita con le tette di Kate Moss. Forse il vino non sta perdendo il proprio prestigio, ma qualche operatore enoico sicuramente si. Punteggio Bleah.

Rialziamo il tono trash di questo post, con un articolo di Fiona Beckett su Matching Food&Wine, dove abbina il Cotes du Jura 2012 di Domaine Labet, un gran vino, con crocchette di merluzzo salato condite con salsa di merluzzo, avocado e arancia sanguinella. Insomma, un abbinamento piuttosto particolare, ma questa estate potremmo anche provarlo.

Per finire, non poteva mancare un post sul vino e sulla Notte degli Oscar. Quale vino abbinare ai film vincitori della statuetta dorata? Il Wall Street Journal, dalla tastiera di Will Lyons, ci fornisce la risposta. Il mio film preferito, Grand Hotel Budapest, è stato abbinato ad una bottiglia di Bollinger 2004, scelta forse un po’ troppo scontata, mentre quella più azzeccata è senza dubbio The Imitation Game abbinato con il Riesling 2011 di Donnhoff. A voi le prossime scelte.

Il video di questa settimana è Pennsylvania Wine di The Grape Gatsby. Buona visione e alla prossima settimana!

 

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