Cina, Rest of the World

Gli Chateau della Cina – I

Chateau-Changyu-Reina-China-Wine-Castle

城堡 (Chateau)

Quando i cinesi decidono di aggredire un mercato, non badano né a spese né a mezzi. 

Società complessa, quella cinese, in cui anche il comunismo veste i panni dell’antico feudalesimo dei Mandarini, ed il capitalismo è semplicemente un mezzo per conquistare i mercati, non una filosofia economica.

La Francia è ormai dalla fine degli anni ’70 che esporta il proprio vino in Cina; c’è stato un grosso calo delle importazioni di vino in Cina alla fine degli anni ’90 a causa delle alte tariffe doganali, ma dal 2001 la strada del vino verso la Cina si è riaperta.

Alcuni Chateau sono passati in mani cinesi, per intero o a percentuale, ma questo non sembra turbare più di tanto il sentimento di grandeur nazionalista del popolo gallico. 

In ogni caso, si dirà, la proprietà rimarrà in Francia, e a chi interessa di chi è il capitale investito quando comunque il vino proviene dalle viti delle dolci collini francesi?

I Cinesi però stanno facendo anche altro: non contenti di cominciare a comprare proprietà in Francia, ora costruiscono sulle rive dello Yang-Tze castelli uguali a quelli che si vedono costeggiando la Loira.

Ne vanno fieri, ed ovviamente li pubblicizzano.

Uno dei primo castelli fu costruito nel 2002 a Yantai nella regione di Shandong, e da allora i Cinesi hanno preso il gusto della costruzione degli Chateau. 

L’ultimo della serie è lo Chateau Changyu, nella regione di Miyun attorno a Pechino (Beijing), costato 78,7 milioni di $ con una cooperazione tra Cina, Usa, Francia e Italia, costruito nel 2008.

Zhou Hongjiang, amministratore delegato della Changyu Pioneer Wine Co. proprietaria dello Chateau ed una dei principali produttori di vino in Cina, afferma che “…gli chateau del vino sono il requisito basilare per la produzione di vino di qualità, e quindi la compagnia ha iniziato a costruire vari castelli in differenti regioni vinicole cinesi, così da aumentare ulteriormente la sua capacità competitiva nel settore vinicolo”.

Insomma, dieci anni fa i cinesi affermavano che per produrre un ottimo vino è necessario innanzitutto una sede prestigiosa, meglio se copiata dagli chateau francesi; la consulenza per la costruzione ha visto partecipi gli stessi francesi della Castel Group, la cui sede è a Bordeaux.

Lo Chateau Changyu è circondato da 135 ettari di vigneti, per una capacità produttiva di 3000 tonnellate di vino, prodotto nella sottostante cantina da 2700 metri quadri e centinaia e centinaia di botti di quercia.

Il vino prodotto è per la maggior parte Cabernet Gernischt, una tipologia di vite pre-filossera che fu importata in Cina dalla Francia nel 1892, sempre dalla Changyu Pioneer Wine Co. che allora aveva il nome di Changyu Winery. Probabilmente è un clone di Cabernet Franc, sebbene alcuni enologi propendano per una sua maggior parentela con il Carmenere.

Ma naturalmente i Cinesi non si fermano qui.

Dal 2002 ad oggi sono stati costruiti altri sei chateau da parte della Changyu Pioneer, anche se quello di Miyun è il più maestoso e grande. (continua)

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