L’8 agosto è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale europea la normativa che disciplinerà la nuova etichetta digitale delle bottiglie di vino. Sono le u-label, QR-code che il consumatore potrà inquadrare per avere tutte le informazioni sul vino, informazioni disciplinate appunto da una legge a cui si dovranno attenere tutti i produttori di vino in Europa.
Informazioni digitali per il vino
Erano anni che le associazioni dei consumatori e produttori agricoli si chiedevano perché non ci fossero indicazioni più precise sulle etichette dei vini, ed alla fine nel 2017 la UE ha risposto a questa domanda, dicendo in pratica che in realtà non esisteva alcuna ragione, tecnica o etica, perché le bevande alcoliche fossero esentate dall’indicazione dei valori nutrizionali e degli ingredienti.
La CEEV, l’unione dei produttori di vini europei ha così iniziato a lavorare con le varie associazioni nazionali per definire quali informazioni inserire in retroetichetta e come scriverle, considerando anche le dimensioni del font per non far diventare queste informazioni un lungo elenco illeggibile. Per l’Italia all’interno della CEEV è presente l’Unione Italiana Vini, naturalmente. Una panoramica di tutta la vicenda potete leggerla qui.
Etichette digitali e informazione
Oltre ai valori nutrizionali, quindi proteine, zuccheri (per i vini fortificati), carboidrati, si potrà indicare in modo facoltativo la quantità di sali, acidi o grassi contenuti all’interno del suo prodotto. Insomma, una vera e propria rivoluzione che in tanti stavano aspettando. Ci sono ancora alcuni punti da chiarire, come ad esempio le normative per l’export fuori dall’Unione Europea o l’utilizzo di pittogrammi e simboli invece di un QR-code o ancora l’indicazione di quali siano i valori medi delle componenti indicate. Ma in ogni caso è un percorso ormai intrapreso e arrivato praticamente al termine, con tutte le difficoltà e le resistenze fra produttori che tutti potete immaginare.
Il mercato principale per le nostre esportazioni di vino, ossia gli USA, ha già una normativa sulle etichette digitali, come scrivevo in questo post. Conformare tutte le informazioni non è facile, ed occorrerà trovare un insieme minimo di informazioni che siano presenti in tutti i mercati.
L’introduzione della nuova etichetta digitale è stata un percorso a tappe iniziato nel 2022 e pian piano esteso anche a quest’anno con l’introduzione, da gennaio, dei processi di smaltimento o riciclo dei contenitori in vetro. In ogni caso dall’8 dicembre il regolamento sarà efficace a tutti gli effetti. Ci potrebbero essere problemi di privacy, visto che per indirizzare il consumatore sulla pagina della propria lingua occorre ovviamente geolocalizzare il cliente. Insomma, ci sono alcune cose da rivedere probabilmente, e anche da verficare le resistenze di alcuni produttori. Però ormai la u-label è in arrivo e vedremo a dicembre cosa succederà e se, soprattutto, i clienti inizieranno ad usarla.
Spero che le aziende si siano organizzate per analizzare i dati aggregati degli accessi, altrimenti rischiano come sempre di lasciare buone opportunità non utilizzate. Chiedetelo a chi si occupa del vostro marketing!
Foto di Marco Mornati su Unsplash