Ne avevo già scritto in questo post, ed in effetti il mercato delle aziende di e-commerce per il vino in Italia ha avuto una forte accelerazione. Ed ora che la proprietà di Tannico è passata al 100% ad una grande joint-venture internazionale, è un segnale che anche altre aziende simili potrebbero farcela.

Che Tannico sia stata l’unica, da quel che mi risulta, azienda di questo genere ad essere entrata nel mirino di grandi società del settore è certo merito del suo founder e CEO, Marco Magnocavallo. Ma indica anche che lavorando come una startup, seguendo i percorsi e lasciandosi alle spalle il polveroso mercato italiano, si raggiungono risultati di ottima importanza.

Dopo essere entrata al 49% nel capitale di Tannico a giugno 2020, Campari ha continuato il suo percorso verso l’e-commerce. Alla compagnia serviva infatti avere una piattaforma digitale e approfittare di un brand consolidato come Tannico era la mossa migliore.

Il percorso è continuato con la creazione, a luglio 2021, della joint venture fra Campari e Moet Hennessy, con lo scopo dichiarato di diventare player di riferimento in Europa per l’e-commerce di wine&spirits. Una collaborazione 50/50 tra i due brand internazionali dove Campari portava proprio la sua partecipazione in Tannico.

Ora questo percorso si è completato, con l’acquisizione da parte della joint venture del restante 51% di capitale, creando quindi le potenzialità di un ecommece wine&spirit di livello europeo. Dal 1 gennaio 2023 il ruolo di AD a Tannico sarà affidato a Thierry Bertrand-Soleau, mentre Marco Magnocavallo, co-founder e attuale AD, resterà come presidente onorario per mantenere la linea strategica dell’azienda da lui fondata.

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