Francia

Catherine e Gilles Vergé Mâcon-Village 2007

Il Macon-Village 2007 di Christine e Gilles Vergé viene prodotto dalle vigne sulle colline  a nord della cittadina di Macon.

La regione, naturalmente, è il Maconnais, e la città è la più a sud della Borgogna. Qui è lo chardonnay a farla da padrone, sebbene vi sia una buona produzione di aligotè; qualche rosé viene prodotto da pochi produttori di pinot nero e gamay.

I terreni delle colline di Macon sono argillo-calcarei, di origine giurassica, differenti quindi dalle più famose (e costose) denominazioni di Pouilly, Fuissé e Chaintré.

Durante l’Impero Romano, Macon era una importante via di passaggio verso la Gallia, e molto probabilmente le viti furono portate dai soldati romani che vi si stabilirono dopo aver completato il loro ventennale servizio militare.

La sua posizione sulla riva ovest della Saona, la rese anche nel Medioevo un importante punto strategico per controllare i movimenti di truppe germaniche che tentavano di spostarsi verso sud attraversando l’attuale Svizzera. Una certa importanza la assunse negli anni della Rivolta dei Contadini in Germania, quando le lotte tra cattolici, luterani, anabattisti, spinse molti germanici ed olandesi a fuggire riparando verso sud.

La sua storia di città di confine è ancor più sottolineata durante l’Impero di Napoleone, quando fu presa e riconquistata per due volte agli Austriaci, ed alla fine della II guerra mondiale fu il primo comune ad essere liberato all’interno della zona tra Parigi e Lione, grazie alle truppe sbarcate in Provenza il 4 settembre del 1944.

 Il vino si presenta nel bicchiere con un bel colore giallo oro antico, brillante nonostante si noti la completa assenza di filtrazione che lo rende leggermente opaco.Le vigne della denominazione Villages della proprietà di Christine e Gilles Vergé hanno intorno a 40 anni di età.

Al naso risulta molto complesso, con profumi che faticano ad esprimersi all’inizio, ma rilasciano poi al naso i netti riconoscimenti di nocciole e pere, di pesca matura e di banana, ed in sottofondo un gradevole profumo di erba medica appena tagliata.

La freschezza di questo vino è immediata, risveglia la lingua e la rende attenta alle sfumature minerali presenti in bocca; le note di salvia ed erba medica sono ancora più intense che al naso, ed il finale è discretamente lungo. Una lieve astringenza è indice di una lunga macerazione sulle bucce.

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