champagne al varo di una nave

L’abbiamo visto tutti, almeno da qualche film o documentario, rompere la bottiglia di champagne al varo di una nave. La bottiglia legata con un nastro penzola a mezz’aria, la madrina con un colpo di forbici recide il nastro e la bottiglia vola verso la nave . E sulla chiglia si rompe, almeno ci si augura.

Una tradizione antica

Da dove proviene questa tradizione?

All’epoca dei Romani si facevano sacrifici di animali per inaugurare una nave, poi col sangue si segnava il legno. La nave così era protetto, secondo loro, dalle sfortune e dalle tragedie. Non era vero naturalmente, ma era comunque di buon augurio, tranne che per gli animali sacrificati ovviamente.

L’abitudine continuò per parecchi secoli, finché nel medioevo la chiesa si appropriò anche di questa cerimonia, con un prete o meglio ancora un vescovo che benediva l’imbarcazione e la battezzava. Si era passati dal sangue degli animali all’acqua santa, con tanto di cerimonia religiosa, ma probabilmente i marinai non erano poi così soddisfatti dei risultati. Fu nel XVII secolo che si cominciò ad usare il vino rosso, si tenevano delle cerimonie sul ponte della nave dove tutti i partecipanti bevevano del vino da un enorme calice di cristallo messo in mezzo alla tolda, ed alla fine il calice veniva gettato in acqua.

Questo metodo era abbastanza costoso, i calici costavano e non sempre l’armatore voleva spendere tanti soldi per un oggetto che poi sarebbe stato buttato a mare; proprio per questo spesso i calici venivano recuperati per le cerimonie successive. Fu però nel XVIII secolo che si cominciò ad usare una bottiglia da rompere sulla chiglia della nave, prima di vino rosso, poi di Madeira ed infine di Champagne, le uniche bollicine dell’epoca, con grande soddisfazione naturalmente dei produttori, mentre negli Stati Uniti durante il proibizionismo si usava acqua di mare oppure sidro di mele.

Navi e Champagne: tradizione e superstizione

Usare lo Champagne al varo di una nave è una cerimonia che nasce nel 1890 negli Stati Uniti, quando la nipote sedicenne del Segretario della Marina fu chiamata per il varo della USS Maine. Nel 1891 la regina vittoria battezzò la HMS Royal Arthur con lo champagne a Portsmouth, in Inghilterra, e per la prima volta fu usato un congegno elettrico, la regina premette un pulsante e staccò così la corrente alla morsa che tratteneva la bottiglia, che volò rompendosi contro il fianco della nave. Ovviamente se una bottiglia non si rompe non è un buon segno, porta male insomma.

Da quel che sembra, anche la bottiglia che servì per inaugurare il Titanic rimase intatta, così come quella della Costa Concordia, ma lì come sappiamo la colpa fu della bottiglia ma in un altro senso. Nel 2007 anche la allora duchessa di Cornovaglia, l’attuale regina consorte Camilla, battezzò la nave passeggeri Regina vittoria, ma la bottiglia non si ruppe e durante il viaggio inaugurale i passeggeri soffrirono di dolori di stomaco e vomito, tanto che il virus intestinale che li colpì fu chiamato la maledizione di Camilla.

Si possono usare anche altri spumanti, naturalmente in Italia ad esempio questo.

Sono cambiate anche le madrine, che inizialmente erano la moglie o la figlia del proprietario o del progettista. Oggi si invitano donne e ragazze dello star System, attrici, cantanti, personaggi famosi del cinema o della televisione.

Con l’evoluzione del marketing vedremo le influencer di Instagram o di Tik Tok a rompere lo Champagne al varo di una nave?


Nota: l’immagine di questo blog è stata creata da me con Midjourney.

Puoi vedere qui le altre mie immagini; puoi acquistarne alcune da questa pagina. Contattami per richieste specifiche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.