Una bottiglia buona da bere adesso, dopo sei anni, ne avrebbe giovato aspettarne altri quattro ma la curiosità di assaggiare questo Montepulciano d’Abruzzo 2014 ha vinto ogni altra considerazione
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Vino che si abbina bene a qualunque sugo di carne, Chianti beverino da tenere a portata di mano per cibi non eccessivamente elaborati, che non disdegna contorni con erba cipollina o mele rosse al forno.

Note di degustazione di una bottiglia del 2004, un blend di Grenache e Carignan proveniente dalla AOC Languedoc-Roussillon. L’autore è Yannick Pelletier, ed il vino che presento è l’R de Saint-Chinian 2004. Buona bevuta!

Il dolcetto è uno di quei vini di cui poco si parla, ed a Roma non è proprio immediato trovarne buone bottiglie. Questa l’ho presa

Il Nerello Mascalese di Francesco Guccione, avrà mica bisogno di tante presentazioni no? Lo conoscete, asciutto, tannico, fresco nell’acidità e caldo nei 14° di alcool. Morbidezza il giusto, ed esplosione di profumi.

Un vino che ho fatto attendere 7 anni nella bottiglia, ma ne valeva la pena. Struttura e morbidezza, tannino e acidità completamente in equilibrio, con profumi terziari da grande vino e di grande potenzialità di affinamento.