Francia

Pouilly-Fuissé

Pouilly-Fuissé

Mâconnais, di cui Pouilly-Fuissé fa parte, è la regione con capoluogo Mâcon a sud della Borgogna, nota quasi esclusivamente per i suoi Chardonnay. Mâcon ha avuto importanza storica soprattutto per una leggenda, meglio sarebbe dire una storiella, su un Concilio che si sarebbe tenuto in quella città nel 585. In effetti in quell’anno fu tenuto un Sinodo, in cui parteciparono però esclusivamente vescovi e cardinali di Francia, e che fu presieduto da Gregorio di Tours.

Il Sinodo del 585

Per come si legge in giro, la leggenda fu divulgata durante l’Illuminismo e serviva per screditare sarcasticamente la Chiesa ed il modo di pensare dei suoi rappresentanti. Era una discussione accademica, basata sulla traduzione latina della Bibbia, dove si usa la parola ‘Homo’; la questione era se si dovesse intendere questa parola come rappresentante del solo essere maschile, (‘vir’) o di entrambi i sessi. Anche se di poco, la votazione decretò che il termine dovesse indicare sia l’uomo che la donna.
Aneddoto a parte, la regione è dal punto di vista enologico piuttosto interessante, e ne ho già parlato, ad esempio qui.

La geologia del Mâconnais

Tra le AOC del Mâconnais fondamentale è parlare di Pouilly-Fuissé, zona viticola compresa tra le cittadine di Fuissé e di Solutré-Pouilly, ed i villaggi di Chaintré e Vergisson. Il terreno è principalmente argilloso-calcareo, e vi si trova ancora un buon numero di conchiglie fossili, ricordo dell’antico mare che ricopriva questa parte di Europa.

Le zolle collinose argilloso-calcaree si sono formate durante il Giurassico e sono il risultato di enormi sconvolgimenti geologici; più a sud, diedero origine alla formazione della Alpi, come dimostra il fatto che i terreni poggiano su uno strato di granito piuttosto spesso.
Al centro della regione si trovano due siti piuttosto interessanti sia per un geologo che per un paleontologo, la Rocca di Solutré e la Rocca di Vergisson. Entrambe sono nate dalla fossilizzazione del corallo, circa 160 milioni di anni fa quando la Francia era ricoperta dal mare. Il mare si ritirò nel Cenozoico per l’innalzamento delle Alpi; mentre le montagne si sollevavano dal mare, il bacino del Saona si abbassava sempre più, formando così le colline ad est e ad ovest. Le due rocche sono interessanti perché, grazie allo strato di calcare che le ricopre, sono rimaste pressoché intatte all’erosione del tempo.

Pouilly-Fuissé, AOC nascosta

Le due rocche hanno costituito l’abitazione (Vergisson) ed il terreno di caccia (Solutré) della civiltà Solutreana nel Paleolitico superiore, da 35mila a 10mila anni fa.
Molto più vicino nel tempo, Pouilly-Fuissé nasce come AOC nel settembre del 1936, ma già i suoi confini erano unanimemente riconosciuti da quindici anni prima. A settembre di quest’anno 22 sottozone della AOC è stato assegnato il prestigioso marchio Premiere Cru, di cui le aziende potranno fregiarsi in etichetta.
I vini di Pouilly-Fuissé hanno avuto, nel corso degli anni, un apprezzamento altalenante, ed una notorietà piuttosto bassa. Gli anni ’80 e ’90 non sono stati molto favorevoli alla AOC, più per questioni di marketing che di annata.

Alcune proprietà rischiavano di scomparire del tutto, come lo storico Domaine J. Ferret; dopo tre secoli di storia, fu venduto nel 2008 dagli esecutori testamentari di Madame Colette Ferret a Louis Jadot, uno dei maggiori negociant della regione.
Nel 1973 partecipò con il suo Pouilly-Fuissé 1971 alla degustazione di Chardonnay alla cieca tenuta a New York ed organizzata da Sam Aaron, commerciante newyorkese. Si trattava del famoso Judgement of Paris, dove i primi quattro posti furono assegnati a quattro Chardonnay californiani, e il Beaune Clos des Mouches 1969 di Joseph Drouhin si piazzò solo quinto.

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